Megalodonte
me-ga-lo-dón-te
Significato Nome comune dei molluschi fossili del genere Megalodon, usato anche per gli squali fossili della specie Otodus megalodon
Etimologia composto da elementi di origine greca, derivati rispettivamente da mégas ‘grande’ e odóus ‘dente’.
- «Ho accompagnato mio nipote al cinema a vedere il film di fantascienza sul megalodonte, tediandolo con discorsi sui molluschi.»
Parola pubblicata il 12 Maggio 2025
Le parole dei dinosauri - con Andrea Cau
Sono parole complesse, difficili da comprendere, dalle storie magnetiche e sconosciute... e che però sono anche parole dell'infanzia, parole che continuano a risuonare lungo tutta la nostra vita. Sono le parole dei dinosauri e della paleontologia, e con Andrea Cau, paleontologo e divulgatore, autore della serie di libri "La rivoluzione piumata", ne scaveremo una un lunedì su due.
L’elemento ‘mega-’ o ‘megalo-’, di origine greca, è usato nelle scienze per indicare una forma o condizione di dimensione eccezionale all'interno di una categoria. In fisica, ‘mega’ è una misura che è un milione di volte l'unità. Un megatone di potenza è un esplosione un milione di volte quella data dalla deflagrazione di una tonnellata di dinamite. In biologia e paleontologia, si usa ‘mega-’ o ‘megalo-’ per indicare un essere vivente (oppure estinto) dotato di una parte corporea di dimensioni eccezionali. Quindi, associato al nome di una parte corporea, il termine connota un animale che spicca per un elemento anatomico.
Il genere Megaptera (‘grande ala’) dovrebbe essere un animale con pinne enormi. Il genere Megaceros (‘grande corno’) dovrebbe essere un animale con corna enormi. Il genere Megalodon (‘grande dente’) dovrebbe essere un animale con denti enormi. In effetti, la megattera ha pinne enormi rispetto alle altre balene, ed il megaceros ha corna enormi rispetto agli altri cervidi. Tuttavia, il megalodonte non ha denti. Non i denti che vi aspettereste da quel nome. Il megalodonte, ad essere onesti, non ha nemmeno dei denti.
Il megalodonte è un mollusco fossile, per la precisione è un tipo di conchiglia bivalve che si raccoglie abbondantemente in livelli fossiliferi di età paleozoica e mesozoica, ovvero vecchi di circa 400-200 milioni di anni. I denti enormi che danno al megalodonte il suo nome non sono il tipo di denti che troviamo nelle nostre bocche, bensì sono parti della giunzione che collega le due metà della conchiglia. Se avete dimestichezza con cozze e vongole, parenti moderni del megalodonte, avrete notato che la loro conchiglia è formata da due valve che possono aprirsi una rispetto all'altra: la giunzione che permette questo movimento ha spesso una forma simile ad una cerniera, ed è quindi dotata di dentellature che si incastrano tra loro. Sono proprio queste dentellature, in questo caso di dimensioni particolarmente grandi, a dare il nome al Megalodon.
Siete rimasti delusi? Non è questo il megalodonte di cui avete sentito parlare nel canale TV di scienze e divulgazione? Leggendo la parola del giorno di oggi, forse avevate pensato che avrei parlato di uno squalo preistorico gigantesco, una creatura terrificante, un mostro marino protagonista di alcuni recenti film d'azione? Quello non è Megalodon (il legittimo ‘megalodonte’, parente delle vongole), bensì Otodus, un pesce estinto imparentato con gli squali, vissuto alcuni milioni di anni fa (quindi, molto dopo il mollusco Megalodon).
Lo scheletro degli squali è formato in gran parte da cartilagine, e può fossilizzare solo in condizioni particolari. La sola parte anatomica degli squali che fossilizza con facilità sono i denti, poiché formati da tessuto osseo mineralizzato non molto diverso dei nostri denti. Nel caso di una specie di Otodus i denti sono giganteschi, e non stupisce che abbia ricevuto il nome tecnico di Otodus megalodon. In questo caso, la parola ‘megalodon’ è quella della specie, non del genere (quale è invece nel caso del mollusco).
Stabilire quanto fosse grande l'intero corpo di Otodus megalodon è un dibattito ancora acceso tra i paleontologi, ma tutti sono concordi che esso fosse il più grande squalo predatore di tutti i tempi. Un animale così straordinario era ovviamente troppo spettacolare per non divenire un'icona popolare tra gli appassionati di paleontologia. Per questo motivo, si è ampiamente diffuso il termine informale di "megalodonte" per riferirsi a quella specie di Otodus.
Purtroppo, il povero mollusco Megalodon non pare avere i mezzi per pretendere un risarcimento per il furto del proprio nome.